Nelle Terre di Landhoor

PARTE 1 PARTE 2
  • Nelle Terre Di Landhor      
  • Il Cavaliere Incantato
  • Ritorno al Castello
  • Piccola Mia Aurora      (15 Maggio 1986)
  • Mille Laghi
  • Da Lontano Son Giunto a Salvarti
  • Dammi la Tua Mano
  • Torna da Me
  • La Furia
  • Salva il Mio Amore dal Re      (6 Luglio 1984)


  • Extra Album:

  • Danza Nella Reggia      strumentale
  • Campane      strumentale



  • Nelle Terre di Landhoor

    Nelle Terre di Landhoor      

    Quelle nubi viola
    Lacerate da un lampo
    S'inoltrano lente
    Nelle terre di Landhoor.
    Quell'aria pesante
    Invasa da ombre
    E il passo solitario
    Del cavaliere errante.



    Ritorno al Castello      

    Il tempo non scorre nel castello
    Tutto si è fermato
    Un'isola del passato
    L'acqua non scorre più.

    Il muro non lascia l'aria entrare
    Il sole vuol fermare
    Lasciandoci all'oscuro
    Vorrei ci fossi tu.

    Ma si diffonde nel castello un bagliore
    È il ritorno, il ritorno del cavaliere
    Aspettami, aspettami, lasciati vedere
    Questo è il ritorno, il ritorno del cavaliere

    Io vedo la bella da lontano
    Mi fermo a salutare
    Mi affretto a cavalcare
    Sono felice ormai.

    L'aria è gioconda è festa nel mio quartiere
    È il ritorno, il ritorno del cavaliere
    E danze e balli e musica tutte le sere
    Questo è il ritorno, il ritorno del cavaliere.

    ..c'è gioia dovunque...
    Per il ritorno al castello!
    ...c'è pace, c'è amore...
    E poi quanto di più bello...

    Ma si diffonde dal castello un bagliore
    Questo è il ritorno, il ritorno del cavaliere
    Aspettami, aspettami, lasciati vedere
    Questo è il ritorno, il ritorno del cavaliere.



    Mille Laghi      

    Cosa potrò donarti
    Oltre al mio immenso amore
    Oh, mia dolcezza infinita
    Tu che mi dai la vita...
    Sei la chiave della mia esistenza
    Così fragile in apparenza
    Cosa potrò donarti
    Che non sia già tuo?

    Mille laghi hai formato per me
    Mille soli che vanno al tramonto
    Non avendo che amore da me
    Mille sogni diventan reali
    Mille specchi riflettono luce
    Quella luce che io dono a te!

    Potrò ricompensarti
    Per la gioia che mi dai
    Oh, mia dolcezza infinita
    Dall'alto della torre...
    A te incantevole calamita
    Il mio animo accorre
    È lì per adularti
    Per tutta un'eternità...

    chorus

    Mille anni vorrei star con te
    E poi ancora mille dinastie
    E non so cos'altro m'inventerei
    Per una attimo in più insieme a te!



    Dammi la Tua Mano      

    Sento il tuo amore
    Che vive dentro di me
    Sento il tuo calore
    Avvolgermi completamente.

    Sento il tuo respiro
    Sfiorarmi dolcemente
    Il tuo sorriso...
    Un giorno mi impazzirà!

    Ascolta il mio canto
    Esso è rivolto a te
    Asciuga il mio pianto
    Ti amo immensamente.

    Dammi la tua mano
    E non ti perderò
    Sempre al tuo fianco
    Io resterò.



    La Furia      

    Scese dal cielo infuocato
    Col pugnale nella mano
    Seminando ovunque terrore
    E ti rapì da me...

    Nell'aria quell'odore emanato
    Io evitavo invano
    E quell'insopportabile bagliore
    Mi accecò la mente

    La furia scese dal cielo
    Come il saggio aveva predetto
    E ti rapì in un baleno
    Portandoti via da me!
    Come il turbine strappa le foglie
    Come l'oceano che ruba le spiagge
    La bestia non ebbe nessuna pietà
    Nessuna pietà di te...

    Rimasi io pietrificato
    Dal calore sovrumano
    E da quel lancinante dolore
    Che mi provocò furente

    Io tutti gli dei ho evocato
    Ho pregato ogni sovrano
    Per trovare il perduto mio amore
    Che la bestia rapì da me...

    La furia scese dal cielo
    Come il saggio aveva predetto
    E ti rapì in un baleno
    Portandoti via da me!
    Come il turbine strappa le foglie
    Come l'oceano che ruba le spiagge
    La bestia non ebbe nessuna pietà
    Nessuna pietà di te...



    Il Cavaliere Incantato      

    E venne la notte
    A cogliere il baldo giovane
    Dallo sguardo fisso e altero
    E la luna accarezzava tepidamente
    Quell'armatura di pietra.

    Saggio che narri le gesta
    Dell'umile gente onesta
    Sciogli le membra del cavaliere
    Lascia che torni al dovere!

    Giunsero a frotte
    Per rompere l'incantesimo
    Ma quel cavaliere severo
    Sembrava alla terra unito saldamente
    L'aria era cupa e tetra.

    Mago che invochi le muse
    All'occhio dell'uomo precluse
    Sciogli le membra del cavaliere
    Lascia che torni al dovere!

    E volle la sorte
    Che un cieco mendicante
    Credutolo vivo e vero
    Gli chiese un denaro umilmente.
    Che per un dì lo nutra

    Il giovane mosso dal pianto
    Gli fece un sorriso e d'incanto
    Dal suolo il piede riuscì a staccare
    Lasciando i presenti... sbalordire!



    Piccola Mia Aurora      

    La forza del suo amore
    Ha vinto ogni mio male
    E sento che le forse ricominciano a tornare

    Dov'è ora la mia bella?
    La devo ritrovare
    Per mari e monti ovunque io comincerò a cercare.

    Sento che mi ama sento che mi ama
    Sento che ha paura e pensa a me
    Sento che mi adora, piccola mia aurora
    Non ti lascerò soffrire io verrò da te!

    Penso che nel mondo ci sia un posto per noi due
    Dove nessuno ci potrà più disturbar
    L'eden della musica, denso di poetica
    Chi vi prova a entrare non ne uscirà mai più.
    Un paradiso dentro me, fascinoso quanto più
    Del mondo mio fantastico la dea sei proprio tu!



    Da Lontano Son Giunto a Salvarti      

    La maga mi aveva avvertito
    "E' prigioniera
    Nel castello di Landhor
    Circondato da una selva spinosa
    Il cui punto ti porterà a morte."

    Da tre giorni ormai già partito
    Mi stavo inoltrando
    Nella selva di Landhor
    Popolata da strani serpenti
    Piena di folli avvenimenti.

    Rispondi, ti prego, oh mio amore
    Da lontano son giunto a salvarti
    Guidato nel profondo del cuore
    Dal ricordo che tu mi comporti

    Poi giunsi infine al castello
    Chiamando invano
    Il nome di colei che io amo
    Senza ricevere alcuna risposta
    Mentre il cuore andava in tempesta

    Rimasi io pietrificato
    Quando ti vidi
    Nel castello di Landhoor
    Tra le braccia di un uomo eri te
    Soggiogata dal volere del Re!

    Rispondi, ti prego, oh mio amore
    Da lontano son giunto a salvarti
    Guidato nel profondo del cuore
    Dal ricordo che tu mi comporti.




    Torna da Me      

    Vieni, amore
    Torna a casa con me.
    Quanto tempo è passato
    Quante notti ho sognato
    Che tu eri con me!

    Torna, amore
    A stare con me.
    Il male che ci ha diviso
    T'ha rubato il sorriso
    Che avevi per me!
    Ma io no, non m'arrendo
    Ho penato, ho sudato
    Ho lottato per te!

    In quel castello antico qualcuno aspetta te...
    ... pensa ancora a te...
    ... ama ancora te...
    ...e non ti lascerà nelle mani del Re!

    Vieni, amore
    Torna a casa da me.
    Sì, lo so che ho sbagliato
    E vorrei che il passato
    Fuggisse da me!
    Il rimpianto m'ha ucciso
    Vorrei quel paradiso
    Che dai solo te.

    In quel maniero vuoto c'è chi aspetta te...
    ... pensa solo a te...
    ... ama solo te...
    ... e che amerà per sempre solo te!



    Salva il Mio Amore dal Re      

    Salgo le scale del palazzo reale
    E informo la regina che me ne voglio andare.
    La passione mi sconvolge, l'amore mi ossessiona
    E continuamente mi chiedo quale sian le mie mire
    Un pensiero mi sconcerta: sto tradendo il mio Sire.

    Chorus:
    Folla accorri della città
    Soffoca e copri ogni mia viltà
    O salva il mio amore dal Re
    Che più tiranno e crudele non c'è.

    Oh, mia regina, mia dolce divina
    Lascia che il cuore mio si dimentichi di te.
    Nel buio della notte è luce il volto tuo.
    Io disperatamente ti amo a dispetto del male
    Che ci potrà ferire, sto tradendo il mio Sire.

    Folla accorri della città
    Getta nel fango il poeta del Re
    O salva il mio amore perché
    Solo sangue e disprezzo vedrà.

    Folla accorri della città
    Lascia annegare il mio cuore città
    O salva il mio amore dal Re
    Che più tiranno e crudele non c'è.

    ...

    (danza nella reggia)

    ...

    L'alba rivestì di rosa
    Il dolce volto di colei che io amo...
    E un pugnale trafisse il mio cuore!

    Folla accorri della città
    Getta nel fango il poeta del Re
    Mandalo a morte, al rogo perché
    Ahimè, sta tradendo il suo Re!



    Danza Nella Reggia      

    (Strumentale)


    Campane      

    (Strumentale)



    CARACCI
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