PARTE 1 | PARTE 2 |
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Extra Album:
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Quelle nubi viola
Lacerate da un lampo
S'inoltrano lente
Nelle terre di Landhoor.
Quell'aria pesante
Invasa da ombre
E il passo solitario
Del cavaliere errante.
Il tempo non scorre nel castello
Tutto si è fermato
Un'isola del passato
L'acqua non scorre più.
Il muro non lascia l'aria entrare
Il sole vuol fermare
Lasciandoci all'oscuro
Vorrei ci fossi tu.
Ma si diffonde nel castello un bagliore
È il ritorno, il ritorno del cavaliere
Aspettami, aspettami, lasciati vedere
Questo è il ritorno, il ritorno del cavaliere
Io vedo la bella da lontano
Mi fermo a salutare
Mi affretto a cavalcare
Sono felice ormai.
L'aria è gioconda è festa nel mio quartiere
È il ritorno, il ritorno del cavaliere
E danze e balli e musica tutte le sere
Questo è il ritorno, il ritorno del cavaliere.
..c'è gioia dovunque...
Per il ritorno al castello!
...c'è pace, c'è amore...
E poi quanto di più bello...
Ma si diffonde dal castello un bagliore
Questo è il ritorno, il ritorno del cavaliere
Aspettami, aspettami, lasciati vedere
Questo è il ritorno, il ritorno del cavaliere.
Cosa potrò donarti
Oltre al mio immenso amore
Oh, mia dolcezza infinita
Tu che mi dai la vita...
Sei la chiave della mia esistenza
Così fragile in apparenza
Cosa potrò donarti
Che non sia già tuo?
Mille laghi hai formato per me
Mille soli che vanno al tramonto
Non avendo che amore da me
Mille sogni diventan reali
Mille specchi riflettono luce
Quella luce che io dono a te!
Potrò ricompensarti
Per la gioia che mi dai
Oh, mia dolcezza infinita
Dall'alto della torre...
A te incantevole calamita
Il mio animo accorre
È lì per adularti
Per tutta un'eternità...
chorus
Mille anni vorrei star con te
E poi ancora mille dinastie
E non so cos'altro m'inventerei
Per una attimo in più insieme a te!
Sento il tuo amore
Che vive dentro di me
Sento il tuo calore
Avvolgermi completamente.
Sento il tuo respiro
Sfiorarmi dolcemente
Il tuo sorriso...
Un giorno mi impazzirà!
Ascolta il mio canto
Esso è rivolto a te
Asciuga il mio pianto
Ti amo immensamente.
Dammi la tua mano
E non ti perderò
Sempre al tuo fianco
Io resterò.
Scese dal cielo infuocato
Col pugnale nella mano
Seminando ovunque terrore
E ti rapì da me...
Nell'aria quell'odore emanato
Io evitavo invano
E quell'insopportabile bagliore
Mi accecò la mente
La furia scese dal cielo
Come il saggio aveva predetto
E ti rapì in un baleno
Portandoti via da me!
Come il turbine strappa le foglie
Come l'oceano che ruba le spiagge
La bestia non ebbe nessuna pietà
Nessuna pietà di te...
Rimasi io pietrificato
Dal calore sovrumano
E da quel lancinante dolore
Che mi provocò furente
Io tutti gli dei ho evocato
Ho pregato ogni sovrano
Per trovare il perduto mio amore
Che la bestia rapì da me...
La furia scese dal cielo
Come il saggio aveva predetto
E ti rapì in un baleno
Portandoti via da me!
Come il turbine strappa le foglie
Come l'oceano che ruba le spiagge
La bestia non ebbe nessuna pietà
Nessuna pietà di te...
E venne la notte
A cogliere il baldo giovane
Dallo sguardo fisso e altero
E la luna accarezzava tepidamente
Quell'armatura di pietra.
Saggio che narri le gesta
Dell'umile gente onesta
Sciogli le membra del cavaliere
Lascia che torni al dovere!
Giunsero a frotte
Per rompere l'incantesimo
Ma quel cavaliere severo
Sembrava alla terra unito saldamente
L'aria era cupa e tetra.
Mago che invochi le muse
All'occhio dell'uomo precluse
Sciogli le membra del cavaliere
Lascia che torni al dovere!
E volle la sorte
Che un cieco mendicante
Credutolo vivo e vero
Gli chiese un denaro umilmente.
Che per un dì lo nutra
Il giovane mosso dal pianto
Gli fece un sorriso e d'incanto
Dal suolo il piede riuscì a staccare
Lasciando i presenti... sbalordire!
La forza del suo amore
Ha vinto ogni mio male
E sento che le forse ricominciano a tornare
Dov'è ora la mia bella?
La devo ritrovare
Per mari e monti ovunque io comincerò a cercare.
Sento che mi ama sento che mi ama
Sento che ha paura e pensa a me
Sento che mi adora, piccola mia aurora
Non ti lascerò soffrire io verrò da te!
Penso che nel mondo ci sia un posto per noi due
Dove nessuno ci potrà più disturbar
L'eden della musica, denso di poetica
Chi vi prova a entrare non ne uscirà mai più.
Un paradiso dentro me, fascinoso quanto più
Del mondo mio fantastico la dea sei proprio tu!
Da Lontano Son Giunto a Salvarti
La maga mi aveva avvertito
"E' prigioniera
Nel castello di Landhor
Circondato da una selva spinosa
Il cui punto ti porterà a morte."
Da tre giorni ormai già partito
Mi stavo inoltrando
Nella selva di Landhor
Popolata da strani serpenti
Piena di folli avvenimenti.
Rispondi, ti prego, oh mio amore
Da lontano son giunto a salvarti
Guidato nel profondo del cuore
Dal ricordo che tu mi comporti
Poi giunsi infine al castello
Chiamando invano
Il nome di colei che io amo
Senza ricevere alcuna risposta
Mentre il cuore andava in tempesta
Rimasi io pietrificato
Quando ti vidi
Nel castello di Landhoor
Tra le braccia di un uomo eri te
Soggiogata dal volere del Re!
Rispondi, ti prego, oh mio amore
Da lontano son giunto a salvarti
Guidato nel profondo del cuore
Dal ricordo che tu mi comporti.
Vieni, amore
Torna a casa con me.
Quanto tempo è passato
Quante notti ho sognato
Che tu eri con me!
Torna, amore
A stare con me.
Il male che ci ha diviso
T'ha rubato il sorriso
Che avevi per me!
Ma io no, non m'arrendo
Ho penato, ho sudato
Ho lottato per te!
In quel castello antico qualcuno aspetta te...
... pensa ancora a te...
... ama ancora te...
...e non ti lascerà nelle mani del Re!
Vieni, amore
Torna a casa da me.
Sì, lo so che ho sbagliato
E vorrei che il passato
Fuggisse da me!
Il rimpianto m'ha ucciso
Vorrei quel paradiso
Che dai solo te.
In quel maniero vuoto c'è chi aspetta te...
... pensa solo a te...
... ama solo te...
... e che amerà per sempre solo te!
Salgo le scale del palazzo reale
E informo la regina che me ne voglio andare.
La passione mi sconvolge, l'amore mi ossessiona
E continuamente mi chiedo quale sian le mie mire
Un pensiero mi sconcerta: sto tradendo il mio Sire.
Chorus:
Folla accorri della città
Soffoca e copri ogni mia viltà
O salva il mio amore dal Re
Che più tiranno e crudele non c'è.
Oh, mia regina, mia dolce divina
Lascia che il cuore mio si dimentichi di te.
Nel buio della notte è luce il volto tuo.
Io disperatamente ti amo a dispetto del male
Che ci potrà ferire, sto tradendo il mio Sire.
Folla accorri della città
Getta nel fango il poeta del Re
O salva il mio amore perché
Solo sangue e disprezzo vedrà.
Folla accorri della città
Lascia annegare il mio cuore città
O salva il mio amore dal Re
Che più tiranno e crudele non c'è.
...
(danza nella reggia)
...
L'alba rivestì di rosa
Il dolce volto di colei che io amo...
E un pugnale trafisse il mio cuore!
Folla accorri della città
Getta nel fango il poeta del Re
Mandalo a morte, al rogo perché
Ahimè, sta tradendo il suo Re!
(Strumentale)
(Strumentale)